Dipinti in Valigia, quando la pittura vuole viaggiare

Dipinti in valigia
ovvero quando la pittura decide di viaggiare!

Cosa succede quando la pittura decide di voler uscire dai confini di casa? Beh, succede che devi convincerla a stare entro certi limiti, limiti di peso e di dimensioni tanto per cominciare!

Questo piccolo preambolo serve a spiegarvi il motivo per cui io e altre amiche pittrici abbiamo scelto di acquistare svariati metri di tessuto (sul web vi consiglio TessutiOnline) da lavorare e dipingere, ognuna per conto suo, perché le tele e i pannelli sono belli, ma fragili o pesanti da portare in giro in modalità low cost!

Come, come, come?
Ora vi annoierò con il come fare: una volta avuto in casa il tessuto l’ho lavato (sempre meglio lavarlo prima, tende a ritirarsi un pochino), stirato, poi mi sono armata di santa squadretta, metro da sarta e forbici e l’ho suddiviso in pannelli rettangolari, che ho rifinito con la taglicuci e successivamente orlato a macchina, lasciando lo spazio per realizzare l’asola in alto e in basso una volta che li avrò dipinti (l’asola servirà per appenderli senza l’ausilio di un telaio).
[Se volete consigli sul cucito vi consiglio il blog di Ilaria Appeso a un filo]
A questo punto ho preparato la tela col gesso acrilico e un fondo colorato, questo ovviamente dopo aver fissato con scotch e puntine la stoffa a una tavola di legno (il retro di un quadro… ci si arrangia! XD)

Nelle foto potete vedere alcuni passaggi

  Si inizia a tagliare il tessuto - dipinti in valigiaCucire cercando di andare dritti - dipinti in valigiaFissare il tutto con le puntine e via - dipinti in valigia

Ok.. e adesso?
A questo punto viene il bello: cosa dipingo? Buio totale e dubbi amletici di livello super (andiamo da: “sarò capace” a “faccio schifo” a “nessuno mi fila” per terminare con “ho idee banali e inutili” la subdola sindrome dell’impostore all’opera!), per cui, dopo aver fatto schizzi che non mi convincevano e scritto cose senza senso su ogni album, ho preso scarpe da ginnastica e lettore mp3 e, complice il tempo decente che a volte fa in settimana (nel weekend no, non sia mai, deve piovere), sono uscita a fare una bella e lunga passeggiata da sola.

Passo dopo passo, nota dopo nota, passando da Mika, ai Cranberries, da Jovanotti a Ed Sheeran e Cristina D’Avena sono arrivata a “Il vento della vita” e “Molto bene, molto male” di Ermal Meta
Sarà che ci vedevo doppio dopo la camminata, ma “Ok”, mi sono detta, “Vale la pena di provare, di lavorare, di crederci e di andare avanti!”
Non lo so come mai, probabilmente quei testi parlavano di tutt’altro, ma a me hanno detto questo: vai, lavora, credici, non ti fermare!
Ognuno di noi nelle canzoni, nei libri, nei dipinti che ama vede ombre e luci della propria vita, ci parlano,proprio  perché riconosciamo in loro qualcosa di nostro.

Pensieri come corvi, work in progress - dipinti in valigia

Così è nato questo dipinto dai toni un po’ dark, ma che a me trasmette allegria.

Non vi dirò cosa rappresenta per me, vorrei sapere cosa trasmette a voi!
Qua potete trovare il seguito di quest’avventura: clicca qui!

Oh, non vi ho detto dove andranno questi dipinti da valigia… aspettate il prossimo appuntamento e nel frattempo seguitemi su instagram con l’hashtag #dipintiinvaligia, sul mio sito personale e sulla mia pagina di Facebook!

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